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lunedì 16 gennaio 2017

musica, emozione, ritmo


Ogni musica ha un’influenza differente in base al genere e alla tipologia.
La musica è un linguaggio universale, da sempre l’uomo ne fa uso per accrescere il benessere e la salute e sconfiggere la malattia
La fisica ha dimostrato che la materia stessa è una forma di energia.
Anche la musica è un’energia e come tutte le energie ha una sua lunghezza d’onda ed una frequenza. Come tale, agisce direttamente con gli altri campi energetici che incontra. Quali effetti può avere la musica sull’uomo?
Quali sono gli elementi che caratterizzano la musica e che ne giustificano l’effetto sull’ organismo?
Ogni musica ha un’influenza differente in base al genere e alla tipologia. ed  è caratterizzata dalla combinazione di cinque elementi: il ritmo, il tono, la melodia, l’armonia e il timbro e il tutto e' guidato dall'emozione.

L'emozione è una energia ancestrale e naturalmente "primitiva" come può esserlo l'onda del mare, paragonabile all'onda del "mare interiore" dell'uomo. Le emozioni rappresentano quindi un livello primordiale più vicino ai centri delle energie del profondo, proprio perché più "primitivo" e non razionale, ma non per questo non intelligente, anzi, depositario di una intelligenza non mediata ed intuitiva che spesso sorprende la razionalità. Caricare una parola di emozione e di significato equivale a renderla vicina alla musica e quindi di dotarla di potenzialità vibratoria in grado di far vibrare i Chakra e di armonizzare l'essere umano durante il movimento delle energie interiori.

Il Ritmo è il più potente elemento della musica e dagli effetti immediati: il ritmo della musica più attivare e stimolare il nostro corpo, incrementando l’attività cardiaca, la temperatura corporea oppure calmare. La nostra vita ha dei ritmi vari e molto complessi che sono frutto di alternanza di emozioni e sentimenti.
Il ritmo non e’  il tempo: il tempo la velocità’ metronomica del brano,  ed e' fissa;
Il ritmo e’ simile al tempo, ma la velocità’  e’ elastica e contiene le energie, che sono diverse in ogni momento della battuta. 
Pensare a quando si pianta un chiodo: prima il martello prende la rincorsa calcolando l’energia necessaria, quindi arriverà’ sul chiodo. Bene, la “rincorsa” del martello e’ una carica di energia e rappresenta il levare, la fine della battuta e il preludio alla successiva, e quando il martello arriva sul chiodo scarica l’energia precedentemente accumulata nel levare, e si ha il battere. 

Questo e’ un piccolo esempio del tempo di 2/4, un battere e un levare. 
Da notare che ogni battere deriva da un levare, anche immaginario, e’ impensabile piantare un chiodo senza prima aver alzato il martello, quindi ogni battere dipende dal levare precedente, e’ una legge di natura, non basta quindi pensare ad un accento forte sul battere e uno debole sul levare, a questo non e’ affatto ritmo, e’ una cosa artificiale non naturale, bisogna che il corpo percepisca questo accumulo di energia, come sollevasse qualcosa e poi lo scaricasse, quasi nel levare aumentassimo di peso, percependolo nel contatto con la sedia e coi piedi, per poi liberarci nel battere successivo. Questo peso può’ essere un quintale o un milligrammo, dipende, e di conseguenza sarà’ il battere. Ci possono essere eccezioni, si può’ caricare il levare di una grande energia…che poi disperderemo aspettando di scaricarne solo una piccola parte, sara' la musica a suggerirlo, sara' l'amore.

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