Salve a tutti,
la volta precedente abbiamo visto le fondamenta della postura, vere e proprie fondamenta, visto che si trattava degli appoggi reali sulla sedia e sul terreno. Adesso completiamo la posizione ottimale: l'altro "pezzo da montare" e':
la colonna vertebrale, non deve essere piegata ne' stare troppo eretta come avessimo ingoiato uno scopa, ma in EQUILIBRIO sulle ossa del bacino, non afflosciata e non rigida, in un EQUILIBRIO DI TENSIONI.
Le spalle, stanno giu', appoggiate alla colonna in parti uguali, non una piu' su una piu' giu, ma adagiate entrambe e in parti uguali comodamente sulla colonna.
Il collo, come una seconda colonna o se preferite come il prolungamento di essa, sorregge la testa che e' appoggiata sopra.
La testa "sente" il soffitto, ha come la sensazione che quasi la tocchi, e questo riesce a creare un secondo appoggio, immaginario, simile a quello dei piedi sul pavimento e del sedere sulla sedia, appoggi REALI questi, e IMMAGINARIO quello della testa.
Non vuol dire, preciso, che siamo ancorati alla posizione e non ci possiamo muovere quando suoniamo, niente affatto, ma possiamo muoverci, il che ci puo' aiutare nel sentire la musica, ma poi abbiamo un punto di ritorno, alla posizione di partenza.
Ad esempio: io so bene dov'e' casa mia, esco per fare una passeggiata e mi muovo per diverse stradine...ma poi so dove devo tornare, dove e' casa mia, altrimenti mi perderei, quindi muoviamoci pure, tenendo sempre conto degli equilibri di tensione che ci tengono rilassati e forti, poi , quando decidiamo, rientriamo "a casa", alla postura originale.
Puo' darsi che quando imbracciamo la chitarra qualcosa cerchi di farci adattare alla forma dello strumento, che ci devii dalla posizione precedentemente fissata, e che, ad esempio:
il braccio destro che appoggia sulla fascia, ci tenti ad alzare la spalla destra...NON SIA MAI, cerchiamo allora di adagiare completamente la spalla e sentire col braccio che stiamo toccando la chitarra, e, quasi con amore, gustiamo con totale rilassatezza questo contatto REALE, ricordiamoci che se siamo rilassati aumenta notevolmente la nostra sensibilita', che e' essenziale per avere un contatto fisico cosciente con lo strumento in modo da creare poi l'espressione.
il braccio destro che appoggia sulla fascia, ci tenti ad alzare la spalla destra...NON SIA MAI, cerchiamo allora di adagiare completamente la spalla e sentire col braccio che stiamo toccando la chitarra, e, quasi con amore, gustiamo con totale rilassatezza questo contatto REALE, ricordiamoci che se siamo rilassati aumenta notevolmente la nostra sensibilita', che e' essenziale per avere un contatto fisico cosciente con lo strumento in modo da creare poi l'espressione.
Bene, allora la postura ideale e' completa, ricordo che non siamo tutti uguali fisicamente, quindi potranno apparire delle differenze fra le posizioni, differenze dovute alle diversita' fisiche, quindi non dare attenzione alle foto dei grandi chitarristi, qualcuno sara' grasso e con la pancia, qualcuno avra' le braccia piu' lunghe, non copiare mai la posizione degli altri, perche' non sono fatti fisicamente come voi, ma ricordate solo i presupposti, le regole che determinano la postura ottimale e che ci metteranno in grado di poter suonare al meglio, e ricordate:
TUTTI POSSONO SUONARE, basta essere 'normali, poi certamente il grande artista avra' quel qualcosa in piu' che gli altri non hanno e che non si puo' studiare perche' lo abbiamo (o non) dentro dalla nascita, il talento musicale, che l'insegnante puo' solo aiutare a tirar fuori...se c'e'.

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